Carte di credito: piú informazioni e sicurezza

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”Bisognerebbe spiegare bene agli Italiani che l’impiego diffuso del contante fa aumentare i costi anche per la clientela finale.”

Queste sono le parole di Walter Bruschi, amministratore delegato di CPP Italia con cui invita i fruitori di carte di credito a sfruttare al masssimo le potenzialità delle stesse.

Bruschi, al convegno di Abi tenutosi a Roma, sostiene che le carte di credito dovrebbero essere correlate da spiegazioni approfondite al momento dell’attivazione per un utente; sulla stessa linea, Bruschi suggerisce che queste dovrebbero anche essere potenziate di servizi aggiuntivi, in modo che il cliente possa avere con sè uno strumento versatile, e soprattutto utile, anche al fine di utilizzare di meno i contanti. Inoltre, le banche hanno oneri maggiori nel gestire il contante e sono esposte a rischio di rapina.

Bruschi conclude con un´idea: le carte di credito sono più sicure, in caso di furto o clonazione (poichè il danno è dimostrabile ed i soldi possono quindi essere restituiti) mentre nello stesso (sfortunato) caso, il portatore di contante ha tutto da perdere.

Quale carta di credito fa per te?

Esistono varie tipologie di carte di credito: alcune vengono incluse all’apertura di un conto, altre posso essere richieste specificatamente.

Solitamente, i circuiti maggiori sono Visa (con la variante Visa Electron), Mastercard (quelle che danno meno problemi di compatibilità in luoghi e per servizi), Diners, American Express.

Le carte di credito esistono in forma tradizionale, revolving, prepagata, ricaricabile… è importante chiedere in anticipo per queste informazioni, senza accettare “in toto” quello che ci viene proposto. Inoltre, ricordate che anche le Poste offrono delle carte di credito, anche prepagate, che hanno spesso costi di gestione pari a zero e costi di mantenimento ridotti rispetto a quelli delle Banche (o, a parità di prezzo, più vantaggiosi).

Una ricerca ha svelato che in Italia la carta di credito sia ancora meno usata rispetto ad altri Paesi, ma che la sua “fama” stia aumentando. L’importante è, sempre prima, informarsi!

Sperperate il denaro? Suggerimenti dalla psicologia

Gli psicologi danno il loro contributo sull’argomento soldi e carte di credito, che talvolta non è solo dominio esclusivo per i soli consigli degli “addetti ai lavori”.

Paola Vinciguerra, psicologa nonché Presidente dell’Associazione Europea attacchi di panico (Eurodap) mette in luce un aspetto non trascurabile del valore che i soldi investono per alcune persone, sostenendo che:

“Oggi le persone acquistano molto spesso cose che non servono per calmare lo stress, per insicurezza, per colmare dei vuoti.”

Il rischio che ne deriva da un simile atteggiamento è quello di venire allontanati dalla percezione della spesa che stiamo facendo, di quanto denaro stiamo privando le nostre risorse, sperperandolo spesso a fondo perduto (lo shopping compulsivo, infatti, non è in grado di curare stabilmente mai nessun soggetto).

La soluzione della psicologa è quelle di decidere in anticipo i budgets che possiamo spendere, guardare solo le vetrine che rientrano nel budget; non utilizzare carte di credito e bancomat ma usare solo il contante. Dopo l’iniziale frustrazione, arriverà la soddisfazione.