I timbri aziendali sono una risorsa funzionale e che denota autorevolezza. Le tipologie di timbri tra cui scegliere e come svilupparli.
Il timbro aziendale ha, giuridicamente, la stessa valenza della firma del titolare dell’azienda o di altra personalità autorizzata ad apporre la propria sigla sui contratti. Il timbro, però, offre il non trascurabile vantaggio di essere sempre a disposizione del funzionario per convalidare vendite, ordini, ecc. Da un punto di vista operativo, munirsi di timbri personalizzati significa disporre di uno strumento che svincola dalla dipendenza alla presenza di un’autorità in sede che gestisca tale aspetto, rendendo ogni pratica più fluida e agevole da sbrigare.
Sebbene non si tratti di un obbligo, dotarsi di un timbro aziendale rappresenta una soluzione pratica, funzionale e professionale, consigliata ad ogni tipologia di impresa e, in particolar modo, a quelle che gestiscono rapporti frequenti con i propri fornitori o che emettono una mole significativa di documentazioni che necessitano di una convalida ufficiale.
Il timbro aziendale, inoltre, è anche una risorsa che, sotto l’aspetto della comunicazione e dell’immagine aziendale, trasmette un’idea di forza e di organizzazione d’impresa che non passa inosservato e che, al pari di un logo, diventa parte integrante dell’immagine coordinata del brand.
Tipologie di timbri aziendali
A livello tecnico, esistono diverse tipologie di timbri attraverso cui personalizzare la propria immagine su contratti e altri documenti che necessitano di una validazione ufficiale.
A seconda del tipo di tecnologia impiegata, possiamo distinguere tra: timbri autoinchiostranti, timbri a secco e timbri manuali.
Gli autoinchiostranti sono le tipologie di timbri più pratiche poiché non necessitano di inchiostro per poter funzionare; essi offrono vantaggi sia dal punto di vista funzionale e della rapidità d’utilizzo e sia per ciò che concerne l’occupazione degli spazi, senza considerare la comodità di trasporto, esigenza non rara soprattutto per i commerciali e pec chi, in generale, gestisce relazioni al di fuori del proprio ufficio.
I timbri a secco imprimono la stampa senza utilizzare l’inchiostro, sono molto eleganti e puliti poiché effettuano la sigla attraverso il rilievo. Anche essi sono molto pratici e rappresentano una soluzione originale che denota attenzione ai particolari e alla forma.
Infine, i timbri manuali sono quelli più classici che richiedono, oltre al timbro aziendale, la presenza dell’inchiostro da cui attingere per l’apposizione del timbro. Si tratta di una soluzione certamente meno funzionale ma anche della più apprezzata da parte degli animi più nostalgici e amanti del classico, con tutte le scomodità che può comportare.
Dal punto di vista della forma, le due tipologie di timbro più comuni sono quello rettangolare e quello di forma di cerchio. Il primo rappresenta pressoché l’unica soluzione pratica per timbri arrecanti un certo numero di informazioni (ragione sociale, partita iva, indirizzi legale, numero di telefono, PEC, sito internet) mentre la forma a cerchio garantisce un’immagine più discreta e anche più piacevole dal punto di vista grafico, perfetti per incorniciare una firma o una sigla.