Sempre più spesso si sente parlare di trading online, e gli italiani che aprono un conto online per avere accesso a questo mondo sono sempre di più. Tuttavia, la confusione riguardo il trading online è ancora molto forte, e non aiuta che si venga spinti di qua e di là da siti spesso ingannevoli.
Il termine deriva dall’inglese, come si può facilmente intuire, e indica, letteralmente, una negoziazione online, ovvero uno scambio di titoli finanziari per via interamente telematica. In questo senso non è molto diverso dalla Borsa tradizionale, la differenza sta fondamentalmente nel mezzo e nella velocità: il trading online fondamentalmente è un servizio offerto da società finanziarie, le quali mettono a disposizione dei privati una piattaforma specifica dove questi possano trovare i titoli finanziari presenti su Borse italiane ed estere, effettuandone l’acquisto (o la vendita) in pochi secondi.
La caratteristica principale del trading online, in effetti, è che vi è una limitazione di tempo. Esistono infatti diversi tipi di trading online, perlopiù diversi in base al limite di tempo (60 secondi, 3 giorni, 7 giorni, e così via). Inoltre i costi sono visibilmente minori rispetto al trading tradizionale, ed è possibile avere un’idea più precisa di quello che succede, poiché lo si vede coi propri occhi.
In Italia il trading online è regolato da Consob, al fine di impedire eventuali truffe, e seppure non obbligatorio, è consigliabile affidarsi a un broker professionista, non solo perché si tratta di un’attività che non va presa troppo alla leggera, ma anche perché per avere una competenza sufficiente in fatto di trading online, occorre aver studiato. Eh, no, non è un’attività facile facile. I corsi di formazione per i futuri trader sono molteplici in Italia, ma ci si può anche limitare a studiarsi i libri dedicati al tema, per capire come funziona davvero il trading online.
Quello che qui possiamo dire è che per fare trading online occorre partire da una certa disponibilità di liquidi, sebbene alcuni broker permettano di aprire un conto anche con 50 euro.
Prima ancora di buttarsi in questo mare di occasioni occorre fermarsi a fissare i propri obiettivi, però, porsi due specifiche domande: quanto intendo guadagnare? Quali rischi sono disposto a correre? Trattandosi di un investimento vero e proprio, il trading online naturalmente non è privo di rischi, perciò è consigliabile avvicinarsi solo dopo aver preso le dovute precauzioni.
Fatto ciò, si può scegliere la società finanziaria, dunque la piattaforma, a cui affidarsi. In Italia tale servizio è offerto anche dalle banche. Alcune, come WeBank, Banca Sella e Fineco, offrono anche i servizi bancari tradizionali, altre invece si concentrano solo sul trading online. Ci sono poi broker specializzati, ovvero individui che fanno il lavoro di compravendita dei titoli finanziari al posto vostro, a cui ci si può affidare, le cui tariffe vanno da i 3 ai 15 euro, in base alle piattaforme usate, ai mercati e al tipo di attività svolta.
Occorre tenere a mente che il trading online, in qualità di investimento, è simile alle scommesse: si possono guadagnare cifre molto elevate, ma anche perderne di altrettanto forti. Dunque la prima regola del trading online è conoscere le regole del trading online. Insomma, giocare sicuro.